MODALITA’ DI ACCESSO
Le modalità di accesso nella struttura sono le seguenti:
– Per l’art. 66 accesso diretto: per l’inserimento delle persone di età superiore ai 64 anni la proposta di accesso può essere formulata direttamente dall’utente o da un suo familiare o da chi ne esercita la tutela o la cura.
– Per l’art. 58 accesso tramite il Servizio Sanitario Regionale: per gli utenti di età compresa tra i 18 ed i 64 anni l’accesso avviene attraverso una valutazione medica e sociale effettuata dall’Unità valutativa multidimensionale (U.V.M.), costituita da un equipe multidisciplinare del distretto ASL di competenza. L’U.V.M. compila una scheda denominata S.Va.M.Di. e stabilisce l’accesso ai servizi delle persone con disabilità. La proposta di accesso può essere avanzata dal medico di medicina generaleFornisce assistenza medica di base in termini di prestazioni di medicina generale erogate a seguito di specifica intesa con il gestore della RSA, nell'ambito del relativo accordo collettivo nazionale. Leggi, dai servizi sociali comunali, dai dirigenti delle divisioni ospedaliere qualora la persona sia ricoverata in ospedale. In tale circostanza viene attivata dal presidio ospedaliero stesso una dimissione ospedaliera protetta (DOP). In tutti i casi la proposta di accesso avviene nel rispetto della volontà dell’ospite o, in caso di incapacità di intendere e di volere, da chi ne esercita la tutela o la cura. I tempi di attesa dal momento in cui viene compilata la domanda di ricovero sono circa di 15 giorni, riducibili a circa 7 giorni nei casi di situazioni mediche e sociali gravi, comprovate dall’U.V.M.
In caso di mancanza di disponibilità di posti, i richiedenti vengono inseriti in apposite liste di attesa secondo un ordine cronologico di presentazione della domanda.
L’inserimento dell’ospite in struttura rappresenta uno degli eventi più delicati e difficili della sua vita, che modifica tutte le abitudini cui faceva riferimento nella quotidianità. Nelle nostra residenza si cerca, pertanto, di realizzare le condizioni necessarie per far sentire gli ospiti “a casa” e non “ricoverati”, “pazienti” o “assistiti”. In quest’ ottica cerchiamo di riprodurre il luogo in cui ha vissuto sino a quel momento, consentendo di portare oggetti e complementi d’arredo non troppo ingombranti (foto, quadri etc).