Lo scopo della PsicomotricitàLo scopo della Psicomotricità è quello di apprendere o riattivare condotte motorie, psicomotorie e comportamentali per contrastare le limitazioni causate dalla malattia. Nello specifico la psicomotricità si pone non solo obiettivi motori (favorire la globalità del movimento e la lateralizzazione, rieducare la coordinazione oculo-manuale e contrastare il trofismo muscolare) ma, altresì, obiettivi cognitivi, come prendere coscienza del proprio schema corporeo,... Leggi è quello di apprendere o riattivare condotte motorie, psicomotorie e comportamentali per contrastare le limitazioni causate dalla malattia.
Nello specifico la psicomotricitàLo scopo della Psicomotricità è quello di apprendere o riattivare condotte motorie, psicomotorie e comportamentali per contrastare le limitazioni causate dalla malattia. Nello specifico la psicomotricità si pone non solo obiettivi motori (favorire la globalità del movimento e la lateralizzazione, rieducare la coordinazione oculo-manuale e contrastare il trofismo muscolare) ma, altresì, obiettivi cognitivi, come prendere coscienza del proprio schema corporeo,... Leggi si pone non solo obiettivi motori (favorire la globalità del movimento e la lateralizzazione, rieducare la coordinazione oculo-manuale e contrastare il trofismo muscolare) ma, altresì, obiettivi cognitivi, come prendere coscienza del proprio schema corporeo, stimolare la pianificazione e la memorizzazione di sequenze d’azione; obiettivi relazionali (favorire il senso di identità, la consapevolezza di sé e dell’altro e la socializzazione, contrastare tendenza all’isolamento sociale e all’apatia e la scarsa attitudine al contatto oculare).
Più in senso lato è stato dimostrato che la psicomotricitàLo scopo della Psicomotricità è quello di apprendere o riattivare condotte motorie, psicomotorie e comportamentali per contrastare le limitazioni causate dalla malattia. Nello specifico la psicomotricità si pone non solo obiettivi motori (favorire la globalità del movimento e la lateralizzazione, rieducare la coordinazione oculo-manuale e contrastare il trofismo muscolare) ma, altresì, obiettivi cognitivi, come prendere coscienza del proprio schema corporeo,... Leggi ha effetti benefici anche sul controllo del dolore , nel contrastare le complicanze secondarie dell’immobilità o della rigidità (retrazioni tendinee e muscolari, rigidità articolari, piaghe da decubito, stasi della circolazione venosa e capillare, problemi respiratori), sulla motilità attiva e finalistica, sull’equilibrio, sulla coordinazione, sulla postura, sul mantenimento/recupero di un corretto schema del passo e della deambulazione autonoma, sulla motilità fine, sul mantenimento/allenamento delle competenze/abilità sensitive (discriminazione tattile, dolorifica, termica, cinestesica) e infine sul mantenimento/allenamento delle competenze/abilità di base della vita quotidiana.