Forniscono prestazioni riabilitative (terapia non farmacologicaLe terapie non farmacologiche (TNF) costituiscono un approccio tecnico standardizzato di comprovata efficacia, basato su prove scientifiche, che si prefigge, in modo complementare alla terapia farmacologica, l’obiettivo di contrastare la disabilità legata alla patologia stessa limitando l’impatto della malattia sull’autosufficienza e permettendo di mantenere il più elevato livello di autonomia compatibile con il deterioramento indotto dalla demenza stessa. L’ approccio... Leggi e terapia non farmacologica di baseOgni momento è educativo e ogni persona che circonda il paziente è in grado di stimolarlo. Stimolare il paziente demente ad alimentarsi autonomamente, a vestirsi da solo, costituisce un’attività che va portata avanti da tutti, operatori ma anche familiari. Spesso l’ospite confonde le posate, non le usa nel modo corretto, rovescia l’acqua fuori dal bicchiere, nasconde il cibo, gioca con...) atte ad impedire gli effetti involutivi del danno stabilizzato, con particolare riguardo alla rieducazione dell’ospite, allo svolgimento delle comuni attività quotidiane (deambulazione e azioni elementari di vita anche con idonei supporti), alla rieducazione psico-sociale, soprattutto attraverso la terapia occupazionaleLa Terapia occupazionale prevede la stimolazione delle capacità residue attraverso attività che prevedono la realizzazione di un prodotto finito o lo svolgimento di una o più funzioni della vita quotidiana. L’aprassia porta il malato di Alzheimer a realizzare con difficoltà compiti funzionali e gesti precisi, dunque finalizzare i movimenti ed eseguire compiti in sequenza diventa molto impegnativo. Le mani non... Leggi.
Forniscono inoltre l’assistenza religiosa e spirituale, favorendo la presenza di diversi assistenti religiosi a seconda della confessione degli ospiti.